L'estate sta finendo, un anno se ne va, sto diventando grande, lo sai che non mi va""...Questa spensierata canzone, pur risalendo alla fine degli anni Ottanta, è tuttora impressa nell'animo di ognuno di noi. La bella stagione è dai più molto ambita, ma come tutte le cose meravigliose e tanto attese, anch'esse è destinata a finire e a trasformarsi in un ricordo; così come il periodo dell'infanzia, in cui si passa in un battibaleno dalla spensierata e lieta età dei disegni ad acquerello a quella delle preoccupazioni per i prezzi delle penne per la scuola. Tuttavia, diciamocelo, se ci si riflette ponderatamente non è nemmeno sconveniente che tutto ciò accada, e che ogni tempo faccia il suo corso. Se torniamo al concetto appena esposto di estate, ad esempio, bisogna ammettere che ciò che ne segue non è così terribile! Anzi, al contrario, vi sono una serie di fattori positivi: gli intensi colori dell'autunno che inebriano con le loro accese sfumature, le giornate che si accorciano e rendono tutto un po' più magico, la temperatura che scende e diventa più gradevole, i ritmi che si fanno più regolari, la scuola che ricomincia...Come come?? Ebbene sì, Settembre è oramai giunto, e come ogni anno, in questo periodo, bisogna far fronte a tutte quelle che sono le necessità scolastiche.
Che il povero malcapitato sia appena uscito dall'asilo, che abbia finito le medie, o che per l'ennesima volta stia ripetendo lo stesso anno di superiori è di poco rilievo! Il materiale scolastico è di fondamentale importanza, a meno che non si voglia rendere la vita al povero alunno, già di per sé complicata, ancora più angustiante. Ecco, quindi, il motivo per cui ogni genitore dovrebbe essere informato al meglio su quelli che sono i prezzi delle penne - di ogni colore per le esigenze più disparate -, dei quaderni - dalle fantasie più disparate, a seconda del livello di istruzione -, delle puntine - per gli studenti che fingono siano indispensabili ma che in realtà le trovano utili per fare goliardici scherzi a chi li attornia -, degli acquerelli, per chi, probabilmente in tenera età, crede ancora in un mondo pieno di nuances.
La realtà è che, per una famiglia, l'acquisto di questi beni che sembrano essere di prima necessità comporta una spesa piuttosto esosa. ""La maestra dice che devo prendere la matita punta B4"", oppure ""la penna deve essere cancellabile"", o ancora ""il righello deve essere lungo almeno 20cm, altrimenti prendo insufficiente""; queste le frasi più comuni in ogni casa italiana che si rispetti. Quando, poi, colti da questa modalità, entriamo finalmente nell'ottica dei vari acquisti e, in preda ad un impeto di spesa compulsiva ci azzardiamo, facciamo di testa nostra e comperiamo una bella scolorina, in modo che il nostro dolce bimbo si senta sicuro di se stesso e possa rimediare ai suoi errori senza creare scompiglio nella sua vita, ecco che, non appena la esibiamo con orgoglio, due occhi preoccupati ci scrutano da capo a piedi, una fronte corrucciata ci mette a disagio, e una voce decisa ci staglia contro la più cruda realtà: ""Questa non mi serve, la maestra ha detto che è proibito utilizzarla a scuola."".
Insomma, ricercare tutto il materiale indispensabile e opportuno al giorno d'oggi non è più semplice come ai tempi in cui una penna e un calamaio erano più che sufficienti, svolgevano la loro funzione, e facevano comunque la loro figura. Sarebbe bello se ogni genitore, al posto che preoccuparsi dei prezzi delle penne, potesse prendere il proprio figlio in disparte, alla vigilia del suo primo giorno di scuola, e, con fare amorevole, gli sussurrasse ""tieni, oggi andrai alla lezione solo con questo acquerello, a differenza di tutti i tuoi compagni; questo è il mio augurio, affinché la tua vita sia sinonimo di questa tecnica pittorica: semplice, leggera, compatibile con il mondo intero, veloce, ma dai colori più dolci e soavi che ci siano.
Che il povero malcapitato sia appena uscito dall'asilo, che abbia finito le medie, o che per l'ennesima volta stia ripetendo lo stesso anno di superiori è di poco rilievo! Il materiale scolastico è di fondamentale importanza, a meno che non si voglia rendere la vita al povero alunno, già di per sé complicata, ancora più angustiante. Ecco, quindi, il motivo per cui ogni genitore dovrebbe essere informato al meglio su quelli che sono i prezzi delle penne - di ogni colore per le esigenze più disparate -, dei quaderni - dalle fantasie più disparate, a seconda del livello di istruzione -, delle puntine - per gli studenti che fingono siano indispensabili ma che in realtà le trovano utili per fare goliardici scherzi a chi li attornia -, degli acquerelli, per chi, probabilmente in tenera età, crede ancora in un mondo pieno di nuances.
La realtà è che, per una famiglia, l'acquisto di questi beni che sembrano essere di prima necessità comporta una spesa piuttosto esosa. ""La maestra dice che devo prendere la matita punta B4"", oppure ""la penna deve essere cancellabile"", o ancora ""il righello deve essere lungo almeno 20cm, altrimenti prendo insufficiente""; queste le frasi più comuni in ogni casa italiana che si rispetti. Quando, poi, colti da questa modalità, entriamo finalmente nell'ottica dei vari acquisti e, in preda ad un impeto di spesa compulsiva ci azzardiamo, facciamo di testa nostra e comperiamo una bella scolorina, in modo che il nostro dolce bimbo si senta sicuro di se stesso e possa rimediare ai suoi errori senza creare scompiglio nella sua vita, ecco che, non appena la esibiamo con orgoglio, due occhi preoccupati ci scrutano da capo a piedi, una fronte corrucciata ci mette a disagio, e una voce decisa ci staglia contro la più cruda realtà: ""Questa non mi serve, la maestra ha detto che è proibito utilizzarla a scuola."".
Insomma, ricercare tutto il materiale indispensabile e opportuno al giorno d'oggi non è più semplice come ai tempi in cui una penna e un calamaio erano più che sufficienti, svolgevano la loro funzione, e facevano comunque la loro figura. Sarebbe bello se ogni genitore, al posto che preoccuparsi dei prezzi delle penne, potesse prendere il proprio figlio in disparte, alla vigilia del suo primo giorno di scuola, e, con fare amorevole, gli sussurrasse ""tieni, oggi andrai alla lezione solo con questo acquerello, a differenza di tutti i tuoi compagni; questo è il mio augurio, affinché la tua vita sia sinonimo di questa tecnica pittorica: semplice, leggera, compatibile con il mondo intero, veloce, ma dai colori più dolci e soavi che ci siano.