L’evoluzione della penna va di pari passo con quella del pennino, infatti con l'avvento della stilografica spuntò anche l’invenzione del pennino.
Non si sa ancora per certo di chi sia l’invenzione del pennino.
Alcuni ritengono sia stato il francese J. Arnoux che per primo verso la metà del secolo XVIII, creò questo utile elemento di scrittura mentre altri ancora dicono sia stato l’americano P. Williamson,ovvero un’operaio che durante la scuola serale inventò il pennino. Altri ancora, dicono il Prof. Burger di Koenigsberg, nel 1808. Poi, un tal Perry di Birmingham la brevettò nel 1830 e divenne milionario.
Le penne e i pennini Perry infatti hanno assunto fama mondiale.
Oggi la ditta inglese Perry con la connazionale “Hink Welles” la tedesca “Soennecken”, l’americana “Esterbrook” e la francese “Boignol & Farjon” si competono il mercato della produzione di pennini per inchiostro.
Nel tempo furono creti anche pennini preziosi, placcati in oro a 12 carati (ad esempio l’inglese Mitchel ne presentò uno nel 1855 alla Esposizione di Parigi).
In Italia le scatole di pennini comparvero con le serie dedicate a dei personaggi famosi delle varie epoche storiche come ad esempio Re Umberto I, Vittorio Emanuele, Dante , Garibaldi, ecc.
In Francia invece apparvero scatole belliche con l’effige di Luigi Napoleone e episodi di storie e battaglie importanti.
Il prezioso pennino visse un secolo e mezzo, perché alla fine dell’800 un tale Waterman aveva costruito la “penna stilografica” che funzionava senza calamaio.
Non si sa ancora per certo di chi sia l’invenzione del pennino.
Alcuni ritengono sia stato il francese J. Arnoux che per primo verso la metà del secolo XVIII, creò questo utile elemento di scrittura mentre altri ancora dicono sia stato l’americano P. Williamson,ovvero un’operaio che durante la scuola serale inventò il pennino. Altri ancora, dicono il Prof. Burger di Koenigsberg, nel 1808. Poi, un tal Perry di Birmingham la brevettò nel 1830 e divenne milionario.
Le penne e i pennini Perry infatti hanno assunto fama mondiale.
Oggi la ditta inglese Perry con la connazionale “Hink Welles” la tedesca “Soennecken”, l’americana “Esterbrook” e la francese “Boignol & Farjon” si competono il mercato della produzione di pennini per inchiostro.
Nel tempo furono creti anche pennini preziosi, placcati in oro a 12 carati (ad esempio l’inglese Mitchel ne presentò uno nel 1855 alla Esposizione di Parigi).
In Italia le scatole di pennini comparvero con le serie dedicate a dei personaggi famosi delle varie epoche storiche come ad esempio Re Umberto I, Vittorio Emanuele, Dante , Garibaldi, ecc.
In Francia invece apparvero scatole belliche con l’effige di Luigi Napoleone e episodi di storie e battaglie importanti.
Il prezioso pennino visse un secolo e mezzo, perché alla fine dell’800 un tale Waterman aveva costruito la “penna stilografica” che funzionava senza calamaio.