La risposta alla domanda del titolo sembrerebbe scontata: una penna serve solo per scrivere. L'argomento potrebbe, quindo chiudersi subito, ma se ci fermiamo un attimo a riflettere possiamo vedere una penna e il suo utilizzo sotto una nuova luce.
Tante le penne che sono passate per la nostra vita. Le prime sono quelle con cui abbiamo fatto i primi scarabocchi sui fogli che ci davano i nostri genitori.
E' arrivata poi la scuola e le penne hanno cambiato la loro funzione, non più giocattoli, ma strumenti di studio.
Quante ore abbiamo passato in compagnia delle nostre penne quando con fatica abbiamo cominciato a scrivere le prime lettere dell'alfabeto e quante scritte sui grembiuli e sulle mani hanno accompagnato i nostri giorni di scolari.
All'inizio tutte le penne ci sembravano uguali, poi abbiamo cominciato a scegliere: a chi piacevano le punte sottili, chi invece voleva quelle a scatto, chi scriveva solo col nero, chi preferiva il blu.
Penne: chi non ha avuto regalato una penna alla sua Prima Comunione? Credo pochi, in tanti, però hanno cominciato a collezionare penne proprio iniziando dal regalo ricevuto.
Le penne hanno continuato ad accompagnarci: le scuole medie, il liceo, la maturità. Alla maturità in realtà non si trattava di una sola penna, ma di tante penne perché i nostri genitori ce ne avevano fatto portare una scorta infinita per paura che all'improvviso non scrivessero più!
Con una penna abbiamo espresso le nostre emozioni, ci siamo arrabbiati, ci siamo innamorati, abbiamo fatto amicizia.
E poi...
Una penna per fermacapelli, una penna lanciata con rabbia, una penna per un appunto importante, una penna che vicino al telefono non si trova mai.
Non solo.
Una penna per la tua prima firma che vale, una penna ha fatto da testimone al tuo matrimonio, con una penna hai firmato l'assegno della tua prima auto.
Tante le penne che ci accompagnano nella nostra vita, alcune belle, di marca, importanti e costose, altre meno, ma che hanno sottolineato con segni indelebili la nostra esistenza.
Allora forse mi sono sbagliato: una penna non serve solo per scrivere!
Tante le penne che sono passate per la nostra vita. Le prime sono quelle con cui abbiamo fatto i primi scarabocchi sui fogli che ci davano i nostri genitori.
E' arrivata poi la scuola e le penne hanno cambiato la loro funzione, non più giocattoli, ma strumenti di studio.
Quante ore abbiamo passato in compagnia delle nostre penne quando con fatica abbiamo cominciato a scrivere le prime lettere dell'alfabeto e quante scritte sui grembiuli e sulle mani hanno accompagnato i nostri giorni di scolari.
All'inizio tutte le penne ci sembravano uguali, poi abbiamo cominciato a scegliere: a chi piacevano le punte sottili, chi invece voleva quelle a scatto, chi scriveva solo col nero, chi preferiva il blu.
Penne: chi non ha avuto regalato una penna alla sua Prima Comunione? Credo pochi, in tanti, però hanno cominciato a collezionare penne proprio iniziando dal regalo ricevuto.
Le penne hanno continuato ad accompagnarci: le scuole medie, il liceo, la maturità. Alla maturità in realtà non si trattava di una sola penna, ma di tante penne perché i nostri genitori ce ne avevano fatto portare una scorta infinita per paura che all'improvviso non scrivessero più!
Con una penna abbiamo espresso le nostre emozioni, ci siamo arrabbiati, ci siamo innamorati, abbiamo fatto amicizia.
E poi...
Una penna per fermacapelli, una penna lanciata con rabbia, una penna per un appunto importante, una penna che vicino al telefono non si trova mai.
Non solo.
Una penna per la tua prima firma che vale, una penna ha fatto da testimone al tuo matrimonio, con una penna hai firmato l'assegno della tua prima auto.
Tante le penne che ci accompagnano nella nostra vita, alcune belle, di marca, importanti e costose, altre meno, ma che hanno sottolineato con segni indelebili la nostra esistenza.
Allora forse mi sono sbagliato: una penna non serve solo per scrivere!